Quando si visita un tempio non si è mai sicuri di quel che si deve fare.

2013年6月30日日曜日

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Quando si visita un tempio non si è mai sicuri di quel che si deve fare.
In molte occasioni ho visto persone straniere usare il procedimento sbagliato quando tentavano una preghiera al tempio. Anche se nella maggior parte delle occasioni, non ci provano nemmeno.
Ecco perchè sul post di oggi scriverò della corretta procedura per eseguire una preghiera in un tempio Shinto.

Attraversato il Torii ( il tradizionale portale di accesso costituito da due colonne che sorreggono un palo orizzontale) troverete i "Koma Inu", dei leoni/cani di pietra posti all'ingresso del tempio che vengono sempre in coppia: uno con la bocca aperta, e l'altro con la bocca chiusa. Simboleggiano rispettivamente la nascita (un bambino che nasce e piange) e la morte (una persona che muore).
Poco più avanti dovreste trovare il Temizuya, il posto dove ci si purifica prima della preghiera.

I Temizuya hanno diversi stili e sono diversi da tempio a tempio. Ma in ognuno di essi troverete un recipiente di acqua e dei mestolino di legno.
Con la mano destra prendete il mestolino e raccogliete un pò di acqua, versatela sulla vostra mano sinistra. Passate il mestolino nella mano sinistra e lavate la mano destra. Dopodichè mettete un pò di acqua sulla mano sinistra, portatela alla bocca e risciaquate la bocca senza ingoiare l'acqua, ci sarà un posto dove poterla sputare fuori. A questo punto l'ultima cosa da fare è sollevare il mestolino verso l'alto in modo che l'acqua ricada sullo stesso, lavandolo. Riponete il mestolino nel posto e nel modo in cui l'avete trovato.

Dopo essersi purificati ci si dirige verso il tempio principale e si fa la propria preghiera. Prima di tutto, si fa un  offerta nella scatolina apposita, poi si suona la campana 2 volte. Ci si inchina 2 volte e si battono le mani 2 volte. A questo punto è tutto pronto per la preghiera (o-inori). Non dimenticate, dopo la preghiera, di inchinarvi un ultima volta!

Nei templi si possono spesso trovare degli "o-mamori" che sono degli amuleti, o portafortuna. Ogni tempio ha la propria divinità e particolare affinità con diversi aspetti della vita: amore e relazioni, studio, fortuna... Di conseguenza i vari "o-mamori" cambiano di tempio in tempio. In alcuni templi potete trovare anche gli spazi appositi dove riporre gli amuleti vecchi (che non vanno buttati).
Ci sono anche questi "daruma" che sono delle figure senza gambe ne braccia, con una faccia disegnata e con gli occhi bianchi. Utilizzando dell'inchiostro nero bisogna colorare un solo occhio ed esprimere un desiderio. Quando il desiderio si sarà avverato, si disegnerà anche il secondo occhio.

Un altro elemento caratteristico sono le predizioni del futuro (è stata la prima cosa che ho fatto in un tempio). Si prende una scatola e la si fa roteare girare da destra a sinistra, poi si capovolge e da un buchino sul fondo, si estrae un bastoncino. Si da il bastoncino al monaco che tornerà con un fogli di carta di riso sui cui è scritta la predizione del futuro che si piegherà (stando attenti a non rompere il foglio!) e si annoderà nell'apposita "bacheca".

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